C’E’ DEL NUOVO IN VALLE SANTA FELICITA

 

Nella moltitudine informativa, utile o disutile, dei calderoni social, ho fatto discreta fatica a veder sollevata la mia curiosità sul cosa sta accadendo in Valle Santa Felicita.

Ma torniamo agli eventi odierni, Martedì Dicembre 2017. Inverno secco come la cenere della stufa. Non mi resta che “tenere la gamba attiva” macinando dislivelli sui monti dietro a casa. Classicissima Valle – Cavallo – Colle Averto – Valle. 7,15 del mattino. Punk sparato nelle orecchie per non sentire la fatica, scarpe da corsa, parto a spron battuto e comincio ad inciampare in frequenti sassi mossi e terreno dissestato da passaggi di mezzi meccanici….. Non è da me, mah, sarò ancora rimbambito dal sonno.Supero un cartello di divieto di accesso, ma non c’era mai stato quel cartello… o si?? Arrivo all’imbocco della Valle dove la semina scriteriata dei pini marittimi denota errori passati e…. una pista di passaggio camion si evidenzia. Sulle prime non do peso, lavori di sistemazione all’accesso della Valle, ci hanno provato tante volte inutilmente.

Continuo il mio giro annaspando sui tornanti del mitico Cavallo. Laggiù inizia il turno di lavoro e le ruspe ed i camion nel fondovalle smanettano ghiaia e macigni mentre io sono costretto, prima volta che mi capita, a mandar via i camosci dal sentiero. Finita la sgambata (e sfinito il sottoscritto), rientro e mi soffermo a leggere il cartello qui sotto.

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Torno a casa e, spinto da ovvia curiosità, frequento la Valle Santa Felicita da quando avevo la pertosse, cerco informazioni, trovando nel sito del Comune di Romano questa delibera.

http://www.comune.romano.vi.it/fileadmin/user_romano/lavori-pubblici/BANDI/PROT_13714.pdf

Visione dell’accesso alla parte alta del cantiere in Valle Santa Felicita

Non mi soffermo a commentare, sarebbe inutile e fin troppo facile sparare a zero sulle amministrazioni, spero solo che abbiano valutato nel modo corretto, che sia utile alla collettività e poco invasivo ma, soprattutto, ci sia il ripristino degli spazi danneggiati.

Consentitemi una sola aggiunta: occhio perché tra i climbers, per un chiodo, un appiglio rotto, o un grado sbagliato ho visto scatenarsi l’inferno, figuriamoci per un intero sentiero!!! Rimaniamo vigili.

Pubblicato da spazivuoti

Nato in qualche luogo pianeggiante, tra capannoni, zanzare, arte, e sullo sfondo le montagne.