Via C.A.R.A. in Valgadena

Poichè solitamente nei vari forum, siti di arrampicata e quant’altro si chiedono informazioni riguardo alle vie, ho deciso di anticipare voi, orde frivole di arrampicatori che volete A TUTTI I COSTI ripetere questa salita, e darvi qualche notiziuola in merito alla via C.A.R.A. in Valgadena da me ripetuta sabato 31 maggio 2014.

Paolo "Ferro" in sosta alla fine del quinto tiro
Paolo “Ferro” in sosta alla fine del quinto tiro

Ambito avvicinamento: noi ci abbiamo impiegato 1 ora e 40 camminando con andatura media, senza sbagliare nulla e, per non sbagliare nulla basta, dopo aver trovato il masso cui si accenna in relazione (http://www.planetmountain.com/rock/vie/itinerari/scheda.php?lang=ita&id_itinerario=1270&id_tipologia=38 ), svoltare a sx, seguire i bolli rossi con attenzione e gli ometti. Alla base della parete passate sotto alle vie “Sopra il teatro” e “La gioia nel silenzio” indicate da un lamierino con il nome inciso al laser, infine trovate C.a.r.a. il cui nome capeggia scritto evidente in un bel pezzo di alluminio 15×25 !! Difficile sbagliare. L’accesso non è da sottovalutare, a tratti infido, richiede attenzione e piede fermo.

Ambito gradi: vorrei smentire chi dice che i gradi sono un po’ abbondanti (allenatevi meno)…. forse il 4° tiro è 7b+ ma con obbligatorio di 7a+ g-a-r-a-n-t-i-t-o…… scattate dinamici al banchettone o scattate (ancora più dinamici) verso il vostro assicuratore!! Poi, il tiro di partenza è moooolto boulderoso e di dita, nonchè di difficile lettura, cosa che, partendo da freddi non è molto allettante (i primi 5 metri sono gli unici con roccia da “verificare” ma ben chiodati). Il primo tiro di 7c (ossia il terzo della via) è veramente molto bello, di resistenza e

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Paolo “Ferro” in sosta prima del terzo tiro
In sosta prima del quarto tiro
In sosta prima del quarto tiro

su roccia a gocce davvero meravigliosa, con sorpresina tecnica finale! Il penultimo tiro è sicuramente di 7c soprattutto per i più nanerottoli mentre l’ultimo tiro, forse perchè siamo arrivati gonfi come palloni, per me è anche qualcosa in più di 6b e risulta quasi sempre un po’ sporco. Aggiungo solo che noi siamo scesi comodamente in doppia e, giusto per completezza la nostra è la quinta ripetizione e abbiamo cercato di tirare la libera alla spasimo delle potenzialità (ho fatto a vista tutti i tiri tranne il tetto del penultimo tiro ed il boulderino di partenza) e credo di non sbagliare dicendo che questa salita merita di diventare una classica della Valle, per qualità della scalata, bellezza della linea, livello richiesto ed isolamento ambientale. La chiodatura risulta a tratti un po’ emozionante, (non andateci se avete confidenza del binomio grado-spit ascellare) e, soprattutto in alcuni punti sarebbe bene non ruzzolare giù….. La consiglio vivamente a chi ama ambienti solitari e grandiosi, non ha paura di camminare o incappare in belve striscianti, zecche o scabrose ravanate tra l’erba e gli arbusti per giungere alla base.

Doppie di discesa sotto al diluvio.... che passa almenno quattro metri dietro alle nostre spalle!!
Doppie di discesa sotto al diluvio…. che passa almenno quattro metri dietro alle nostre spalle!!

Per il resto che dire…. bravi davvero bravi ad Alessio e ad Angela, che considero i valorizzatori in chiave moderna degli angoli reconditi ed abbandonati della Valsugana, hanno dato nuova vita a queste solitarie pareti e nuovo vigore all’attività esplorativa di falesie e pareti in tutta la Valle…. Null’altro da aggiungere se non augurarvi una piacevole ripetizione!!

Ps: Tutte le notizie che trarrete da questa pseudo-relazione le utilizzerete a vostro rischio e pericolo, non perchè non mi fido delle informazioni che vi fornisco, ma perchè se avete dubbi su tutto ciò che riguarda la disciplina arrampicata/alpinismo è bene che ve ne stiate a casa, dato che è il miglior sistema per evitare rischi.

Ed infine, come si conviene per concludere gli articoli, passo ai ringraziament rituali: il primo lo faccio di cuore al mitico Paolo “Ferrovia” che ho trascinato incosapevolmente in questa avventura, e poi ringrazio le mie spalle distrutte, le mani a brandelli ed i miei piedi doloranti.

Pubblicato da spazivuoti

Nato in qualche luogo pianeggiante, tra capannoni, zanzare, arte, e sullo sfondo le montagne.

Una risposta a “Via C.A.R.A. in Valgadena”

  1. Bravissimi tutti e due!
    Aggiungerei che Fede… ha perso 3 kg in adrenalina!!!
    Evelin

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