SICILIA – Arrampicare responsabilmente –

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Vedevo giallo. I miei occhi hanno assorbito per giorni il colore della terra riarsa e del cereale che rendeva

La campagna nei dintorni di Canicattini Bagni (SR)

questa terra “il granaio d’Europa”, tanto che una volta tornato, stentavo a credere che il Monte Grappa che vedo dalle finestre di casa, potesse essere verde.

Al mio rientro sentivo. Anche quando camminavo negli asettici corridoi dell’ufficio o nel cemento nero dei marciapiedi sentivo le spine che mi grattavano la pelle, penetrando fin quasi alla carne. E quando sentivo un rumore mi voltavo, guardando per terra per vedere se qualche serpente o lucertola o ramarro o geco stesse attirando la mia attenzione, ma mi rendevo conto che era semplicemente la vibrazione di un telefono.

Invece non sentivo più i sapori. Laggiù erano troppo forti e decisi per competere. Ma in realtà tutto era forte e deciso.

Non solo strapiombi ma anche placche da schiacciare e tanti tiri di livello 6a/6c – Il curvone –

Il sole che distruggeva i colori e mordeva la pelle. Il vento che sferzava e non faceva quasi sentire i 50 gradi. La roccia che praticamente intonsa ti grattugiava la pelle e demoliva le scarpette (per fortuna che c’è Mauro!!).

Ricordavo i contrasti. La costa fatta di città cresciute rapidamente, densamente abitata, sfruttata, imbruttita dall’incuria dell’uomo ed i lembi di sabbia digradanti in un mare limpidissimo.

Cavadonna

E poi l’entroterra sovente cosparso di cumuli di rifiuti giacenti in qualsiasi piazzale in prossimità delle principali arterie, ed intere vallate allo stato primordiale, inondate di natura e fiumi cristallini pieni di pesci. Tali ambienti rendevano ancora reale la sensazione di scoperta.

Persone. Ho conosciuto gente talmente generosa e di buon cuore che a stento credo possa esistere una cultura così aperta. L’anziano pastore senza denti legatissimo alla sua terra e alle sue vacche che trattava come figlie. Emanuele, gentilissimo proprietario dell’appartamento che ci ha riempito di ogni sorta di frutta del suo giardino. Gli sparuti arrampicatori incontrati, innamorati delle loro falesie e pronti a darti qualsiasi informazione. Tutte le persone incontrate anche di striscio che sorridevano, salutavano, scambiavano due parole. Caratteri aperti e solari. Difficile pensare che in questa terra “Cosa nostra” domini spregiudicatamente la quotidianità con omicidi e ogni sorta di angherie. Difficile qui non pensare a Falcone e Borsellino.

Pareti. Ad oltranza. Canyon infiniti scavati nei millenni da acque cristalline su cui precipitano pareti incredibili dai nomi arcaici: Cavagrande, Cavadonna, Pandora, Pantalica (zona protetta dall’UNESCO), Cavacontessa, Contralfano, antro dell’Eco, UmpaLumpa, Gole della Stretta. Un giorno un ragazzo della zona mi disse candidamente che ci sono più falesie chiodate che arrampicatori nella regione. Penso di non errare dicendo che la zona di Canicattini Bagni (SR) ed il Ragusano vedono sfruttato il 30 per cento delle potenzialità. Pareti verticali, strapiombanti, grotte, canne, tacche, continuità, boulder e chi più ne ha più ne metta.

Alta circa 50 metri, attende ancora la valorizzazione ed è solo una delle tante!!

Andate in Sicilia per chi ha voglia di avventura e di scoprire questi luoghi straordinari, ricchi di fascino, storia, cultura millenaria, ottima cucina, ambienti mozzafiato. Andateci con criterio e responsabilmente. Senza pregiudizi, ma senza scordare l’altro lato della medaglia: coste a tratti rovinate dalle raffinerie e dagli oleodotti, immobilismo e mancanza di manutenzione, cantieri aperti da decenni, parcheggiatori abusivi, disoccupazione e, su tutto, l’ombra oscura della malavita organizzata che incombe latente soprattutto nelle città di maggiori dimensioni.

Alcuni consigli per l’uso:

Volo da Treviso per Catania con Ryanair ( vi sconsiglio le feste ed i ponti in quanto i costi aumentano esponenzialmente); noleggio auto (vi consiglio di annullare la franchigia visto come guidano ed i problemi legati ai furti). Noi abbiamo affittato un appartamento qui , il proprietario è Emanuele, persona molto cortese e disponibilissima, appartamenti da 4/5 posti nuovi, curati e bellissimi con tutto il necessario. La location di Canicattini è preferibile in quanto centrale, molto comoda alle falesie che distano da 10 a 25 minuti di auto. Per il ragusano tenete conto circa 45 minuti/un’ora. Per il mare circa 10 minuti di auto. In 20 minuti siete a Noto, giusto per dare idea della vostra posizione.

Periodo ideale è l’inverno, ossia da Dicembre a Marzo. Noi siamo andati ad inizio Giugno, ma scalando solo al mattino all’ombra, in quanto al sole le temperatura superavano tranquillamente i 40 gradi (senza però un filo di umidità).

Antro dell’eco

La chiodatura delle falesie e la gradazione non sono quelle di Kalymnos; i tiri sono generalmente boulderosi nelle placche e di resistenza nelle grotte. Guardate SEMPRE lo stato della chiodatura in quanto ho spesso riscontrato l’utilizzo di materiali diversi con formazione di pesanti residui di ruggine a causa della poca distanza dal mare (leggi qui). Purtroppo spesso trovate dei fissi in condizioni vergognose con moschettoni che non aprono o chiudono (leggi qui) . Non guasta avere con sé una chiave per tirare alcuni tasselli (ne ho trovati molti di aperti). Considerate inoltre che alle soste posizionano la maglia rapida (quasi mai testata) ed è chiusa con le mani per poter essere aperta e passare la corda (!!!!!). A mio parere questa abitudine è da limitare più possibile in quanto il continuo aprire e chiudere maschio e femmina causa laschi e frequenti microfratture nei filetti (ribadisco che spesso si tratta di materiale non testato).

Per fortuna che c’è Mauro Grip Wildclimb…… roccia grattugia!!

Per il resto, le falesie sono inserite in ambienti di pregevole bellezza ambientale, con roccia super, poco usurata dai passaggi.

Questo angolo di Sicilia vale sicuramente il viaggio!!

Pubblicato da spazivuoti

Nato in qualche luogo pianeggiante, tra capannoni, zanzare, arte, e sullo sfondo le montagne.