INDOLENZA

“Se pensi che l’avventura sia pericolosa, prova la routine: è letale” (Paulo Coelho)

La splendida solitudine dei Lagorai

E, mentre il popolo liberato dalle limitazioni post Covid, e grazie alla cospicua quantità di oro bianco che ha letteralmente travolto le montagne, riempiva i parcheggi e trascinava le stanche membra sui noti ed arcinoti percorsi di scialpinismo, volti alla improba ricerca di un metro quadro di neve intonsa, adottando la strategia di una partenza ad orari da camionisti, dovuti alle giuste adempienze famigliari cui far fronte, ho trascorso una giornata in perfetta solitudine, tra polvere da urlo e traccia da battere.

Evidentemente, non lo dico da oggi, i frequentatori delle montagne hanno calcificato la fantasia. Tutti si accalcano sulle classiche vie in Dolomiti, incrociano sci e ciaspole e, a volte, perfino tavole, sui soliti itinerari, ripetono le medesime cascate/salite di misto, per non parlare delle vie di falesia: file di scalatori in attesa di provare lo stesso itinerario o di frequentare la stessa falesia che vive il suo momento di gloria salvo poi essere improvvisamente (senza alcuna logica peraltro) lasciata al proprio destino.

via Stenico Franceschini allo Spallone del Campanile Basso

Quanto sopra è sovente conseguenza della pubblicazione di una nuova guida che consiglia questo o quell’itinerario oppure dell’emulazione frutto del “sentito dire”. Difficilmente vi è alla base uno studio, una ricerca, una preparazione preventiva della gita/salita. Il bisogno di avere delle sicurezze, la scarsa voglia di preparare l’uscita facendo tutte le dovute valutazioni, molte volte il timore di fallire, generano un circolo vizioso per cui masse di persone si accavallano nei luoghi censiti e recensiti.

Con questo non voglio sparare sulle salite note che, doverosamente ci si tiene facciano parte del nostro curriculum (che brutta parola!) e che tali sono per le loro caratteristiche. Ma è un dato di fatto che la ricerca dell’avventura è sempre meno ricerca e sempre più fuga da essa.

Pubblicato da spazivuoti

Nato in qualche luogo pianeggiante, tra capannoni, zanzare, arte, e sullo sfondo le montagne.